Settimana mondiale della tiroide

Lo iodio è il costituente fondamentale degli ormoni tiroidei, fondamentali nello sviluppo del cervello in fase fetale e per il mantenimento dell’equilibrio metabolico durante la vita adulta. E' essenziale per il corretto funzionamento della tiroide ma come inserirlo nella nostra dieta per prevenire le malattie tiroidee? I consigli della SETTIMANA MONDIALE DELLA TIROIDE.
“Occhio alla tiroide: conoscenza e prevenzione”, è il tema della settimana mondiale della tiroide 2020 che – nonostante le forti limitazioni dovute all’emergenza Covid-19 – si è proposta di educare e informare sulla necessità di fare corretta prevenzione, diagnosi e cura delle malattie della tiroide.
Le patologie legate al malfunzionamento di questa piccola ghiandola posta alla base del collo, hanno effetti su numerose funzioni del metabolismo, tra cui lo sviluppo del sistema nervoso centrale e l'accrescimento corporeo. Ne sono colpite circa 200 milioni di persone al mondo e oltre 6 milioni di italiani, in particolare di sesso femminile. Ben più del 10% della popolazione fa richiesta di intervento medico per la presenza di noduli tiroidei o per il sospetto di disfunzione (ipertiroidismo o ipotiroidismo), oltre che per il trattamento della tiroidite di Hashimoto, del gozzo (ispessimento della tiroide) o la gestione della forma post-partum.
Il consiglio per tutti
“Per il corretto funzionamento della tiroide è essenziale lo iodio”. L’utilizzo quindi di poco sale ma iodato nella nostra alimentazione consente di raggiungere un’adeguata nutrizione iodica e, quindi, di prevenire le più frequenti patologie tiroidee e i disturbi neurocognitivi minori.
Tra i programmi nazionali di prevenzione delle patologie tiroidee particolarmente importanti si sono rilevati la iodoprofilassi e lo screening neonatale dell’ipotiroidismo congenito. Il primo studio ha dimostrato come nel nostro Paese, nel periodo 2015-2019, il sale iodato sia usato da circa il 70% delle famiglie e da circa l’80% delle mense scolastiche, mentre il secondo screening ha permesso di rilevare precocemente i neonati con ipotiroidismo congenito e quindi, attivare tempestivamente la terapia sostitutiva entro le prime settimane di vita.
QUANDO SERVE UNA CURA
L’Associazione Italiana Tiroide ha sottolineato come fortunatamente la maggioranza delle patologie tiroidee siano agevolmente curabili e, solo in parte, richiedano interventi non differibili. Inoltre, il counselling a distanza può spesso fornire valido supporto, anche in questo periodo. Ma quali sono le circostanze in cui gli interventi possono essere o non essere differiti?
• in presenza di noduli tiroidei: premesso che il 90% dei noduli tiroidei sono “benigni”, e la maggior parte delle neoplasie tiroidee sono poco aggressive e a decorso lento, è raccomandato un intervento urgente solamente quando si avverte comparsa di tumefazione non prima presente e/o un accrescimento relativamente rapido del nodulo. In questo caso si eseguirà ecografia ed esame citologico tramite agoaspirato, mentre in assenza di particolari sintomi è possibile differire la visita;
• ipertiroidismo: la produzione di ormoni tiroidei è eccessiva e supera abbondantemente la quantità necessaria. E' accompagnata da specifici sintomi come stanchezza, cardiopalmo, intolleranza al caldo, dimagramento. In questi casi l’intervento diagnostico-terapeutico di ipertiroidismo può essere non differibile, specie negli anziani. Andranno eseguiti accertamenti di laboratorio, visita in presenza e possibilmente una ecografia. Nei pazienti già in terapia con farmaci antitiroidei un follow-up è spesso eseguibile anche da remoto;
• ipotiroidismo: quella situazione in cui gli ormoni tiroidei sono troppo pochi rispetto al normale. I sintomi sono numerosi, ma non è necessario che siano tutti presenti per far scattare il campanello d'allarme: sonnolenza continua, mancanza di energia, sensazione di freddo anche quando fa caldo, crampi, depressione, perdita di memoria, aumento di peso, gozzo, ciclo abbondante, infertilità, frequenza cardiaca bassa.
L'ipotiroidismo può essere innescato dall'assunzione di farmaci antitiroidei o causato dall'asportazione della ghiandola stessa, può essere anche congenito, cioè presente già alla nascita. Le procedure di screening/checkup di ipotiroidismo a seguito di sintomi aspecifici sono spesso posticipabili, mentre quando il disturbo è conclamato ha bisogno invece di trattamento non differibile.
• patologia tiroidea in gravidanza: l’ipotiroidismo in gravidanza può avere conseguenze nello sviluppo del feto, per questo è raccomandata attenzione alla diagnosi, al monitoraggio e all’adeguamento terapeutico con esami routinari per la gravidanza e valutabili anche a distanza. La problematica del nodulo tiroideo della gestante non comporta particolari criticità ed è di solito differibile.