Freddo e cura delle mani

Con l’arrivo delle basse temperature e della neve proteggere le estremità diventa un’esigenza da non sottovalutare.
Ecco alcuni consigli per evitare problemi come ragadi e geloni.
Il riscaldamento rapido dopo l'esposizione a temperature fredde dà origine a una reazione cutanea comunemente chiamata gelone. Si manifesta come una dolorosa infiammazione dei piccoli vasi sanguigni presenti nella pelle che, a causa del brusco passaggio dal freddo al caldo, si dilatano più rapidamente rispetto ai grandi vasi sanguigni, con la fuoriuscita di componenti ematiche nei tessuti circostanti.
I sintomi dei geloni compaiono con l'esposizione al freddo e si manifestano con una sensazione di bruciore e di prurito, gonfiore e arrossamento. Colpiscono di solito le estremità del corpo: lobi delle orecchie, naso, talloni, dita dei piedi e delle mani e i sintomi peggiorano se si entra in un ambiente caldo. Possono manifestarsi anche cambiamenti nel colore della pelle, dal rosso al blu scuro, accompagnati da dolore e dalla possibile formazione di vesciche ed ulcere.
I geloni, di solito, scompaiono entro 1-3 settimane (anche se questi possono recidivare stagionalmente per anni), se si evita l'ulteriore esposizione al freddo e di gran giovamento può essere l'utilizzo di creme e pomate a base di corticosteroidi che alleviano prurito e gonfiore. Tuttavia, se il dolore diventa intenso e la pelle nella zona colpita presenta i segni di un'infezione, è necessario consultare il proprio medico in modo da seguire la terapia più adeguata.
La prevenzione è l’aspetto più importante, soprattutto in presenza dei cosiddetti fattori di rischio: basso peso corporeo o tendenza familiare, essere individui di sesso femminile.
Inoltre, sono a rischio i fumatori, i pazienti con malattia vascolare periferica, con malattie del tessuto connettivo, in particolare lupus eritematoso, sclerosi sistemica o con il fenomeno di Raynaud (vasospasmo eccessivo dei piccoli vasi sanguigni delle dita).
Per evitare l'insorgenza dei geloni, è necessario:
- evitare lunghi periodi di esposizione al freddo;
- coprire tutta la pelle esposta al freddo utilizzando diversi strati di vestiti, cuffie, guanti e calzature che mantengano il calore. Mantenere viso e orecchie al caldo;
- evitare le brusche variazioni di temperatura, quindi quando la pelle è esposta al freddo, riscaldarla gradualmente per evitarne l'insorgenze e non peggiorare i sintomi qualora ci siano geloni;
- evitare di avvicinare le mani a fonti di calore troppo forti, che possano indurre a seguito di una vasocostrizione da freddo una rapida vasodilazione microcircolatoria. Non è opportuno lavare le mani con acqua troppo calda o bollente, appoggiale su termosifoni o stufe. E’ sufficiente massaggiare dolcemente le dita per riattivare la circolazione ed indurre una naturale termoregolazione;
- idratare la pelle continuamente attraverso l'utilizzo di creme e pomate. Quando le mani sono provate dal freddo, idratarle con unguenti lenitivi e movimenti circolatori per riscaldare gradualmente la parte, lenire rossori e bruciori, riattivare lentamente la microcircolazione e drenare eventuali formazioni edematose.
In generale, evitare fumo e alcol (soprattutto per i soggetti predisposti ), seguire un'alimentazione sana e una regolare attività motoria sono le buone regole che migliorano il processo di vascolarizzazione. Per quanto riguarda l'attività fisica, una camminata a passo veloce, accompagnata da movimenti delle braccia e delle mani e da una corretta respirazione migliora la circolazione e ossigena polmoni e sangue.
L'utilizzo di integratori vitaminici può, inoltre, favorire un apporto di vitamina E per la rigenerazione della pelle, inoltre integratori per la microcircolazione - quali estratto di vite rossa, rusco, ippocastano, succo di mirtillo - favoriscono la tonicità dei vasi e migliorano la circolazione sanguigna.
L'esposizione al caldo o al freddo estremo, gli sfregamenti ripetuti e l'utilizzo di prodotti troppo aggressivi per la pelle o delle mucose sono alla base della formazione delle ragadi, lesioni della pelle di forma lineare che si presentano come piccoli tagli o lacerazioni. Interessano la porzione superficiale della cute (epidermide e, talvolta, derma) e possono essere molto dolorose e, talvolta, limitano lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Le ragadi possono localizzarsi in diverse parti del corpo e la maggior parte delle lesioni ragadiformi migliora con semplici rimedi, come l'applicazione locale di creme idratanti, cicatrizzanti e cheratoplastiche. Nei casi più persistenti è particolarmente importante consultare il medico, che potrà prescrivere il ricorso a farmaci antinfiammatori, antibiotici e interventi chirurgici.
Le ragadi dovute al freddo interessano soprattutto labbra e mani.
Le ragadi alle labbra sono screpolature, piccole fessurazioni dovute a una maggiore secchezza delle labbra la cui pelle risulta più sensibile per la scarsa concentrazione di melanina, ovvero quel pigmento che protegge la pelle dai raggi solari. Il freddo o il caldo possono portare alla disidratazione delle pelle e alla successiva screpolatura, infatti una temperatura troppo alta o bassa altera il funzionamento delle ghiandole che provvedono all’umidificazione delle labbra e alla giusta idratazione. Le screpolature sulle labbra possono essere causate anche da altri fattori, ad esempio un'intolleranza verso alcuni coloranti presenti nei rossetti. Ci possono essere cause legate ad un continuo sfregamento delle labbra con la lingua o con le mani, oppure carenze alimentari.
I piccoli taglietti sulle labbra creano sicuramente fastidio e una sensazione di bruciore. Solo in casi in cui le screpolature diventando profonde possono arrivare a sanguinare.
Anche in questo caso la prevenzione è importantissima:
- è bene proteggere le labbra con prodotti specifici - stick idratanti o lipogel ristrutturanti, da tenere sempre in tasca - soprattutto in casi in cui c’è un elevato freddo, vento o nel caso in cui andiamo ad esporci al sole;
- i prodotti per il make up alle labbra devono essere scelti con molto criterio scegliendo quelli più protettivi e meno aggressivi;
- l’idratazione è fondamentale in quanto la disidratazione favorisce l’insorgenza delle screpolature;
- anche l’alimentazione è importante per il corretto apporto di vitamine utili per la pelle;
- evitare di leccare o mordicchiare le labbra, nonostante la sensazione temporanea di ridurre il fastidio, peggiorano la situazione.
Esistono balsami riparatori di grande efficacia che applicati esternamente più volte nell’arco della giornata, creano un film protettivo che genera una barriera con azione emolliente, riparatrice e lenitiva. Inoltre, nutrono e idratano le labbra andando a ripristinare il film idrolipidico cutaneo normalizzazione del microcircolo.
Per quanto riguarda le mani la loro barriera protettiva è messa a dura prova dalla detersione, dal lavoro, dal freddo. E' quindi necessario utilizzare detergenti non aggressivi e poco schiumogeni e applicare spesso trattamenti idratanti. La buona abitudine di spalmare la crema adatta al nostro tipo di pelle dopo la detersione permette di rispettare il naturale film protettivo della nostra epidermide.
Con freddo e vento, in caso di danneggiamento della pelle possono comparire le ragadi, che oltre ad essere molto fastidiose, possono sanguinare se profonde. Compaiono in genere tra le dita, sulle nocche, sui polpastrelli e nelle zone intorno alle unghie.
LE RAGADI compaiono più facilmente quando la pelle è secca e meno elastica.
Per prevenirne la comparsa e curarle, quindi, le mani devono essere tenute ben idratate con creme a base di glicerina, ceramidi, urea e vitamina E.
Per la cura delle ragadi si applicano pomate cicatrizzanti, cerotti specifici o soluzioni che formano un film protettivo sui taglietti e che agevolano la guarigione. In cso di necessità, possono essere prescritti dal dermatologo anche trattamenti a base di cortisone e, se le ragadi sono profonde e infettate, pomate antibiotiche.