I fattori da tenere d'occhio per il peso forma

Lo stile di vita e l’alimentazione sono le principali condizioni per mantenere il cosiddetto “peso forma”, cioè il peso che ci fa sentire bene e pieni di vitalità, e che riduce i fattori di rischio legati a sovrappeso o a eccessiva magrezza. Quali fattori è necessario monitorare per agire correttamente per mantenersi in forma, soprattutto in fase preventiva e con l'avanzare dell'età.
Cosa intendiamo con sovrappeso?
Il peso forma si identifica e si valuta attraverso vari parametri, il più utilizzato è l'Indice di Massa Corporea (IMC) o (BMI) che si calcola mettendo in relazione la statura e il peso. Il sovrappeso è stimato con un valore superiore o uguale a 25,0; oltre il 29.9 la gravità dell'eccesso ponderale è definita OBESITA' ed i vari livelli della stessa varianoin relazione alla maggiore o minor presenza di accumulo di grasso.
Unza questione di peso ma non solo. La presenza del grasso incide più o meno negativamente sullo stato di salute anche in base alle zone interessate. Infatti, il sovrappeso caratterizzato da un deposito prevalentemente addominale (potenzialmente evolvibile in obesità androide - conformazione a mela) e, ancor peggio, di natura viscerale, aumenta significativamente il rischio di compromissioni metaboliche. E' la principale causa di un vero e proprio scompenso dell'equilibrio lipemico nonché ormonale.
A soffrire di sovrappeso addominale e/o viscerale sono prevalentemente gli uomini e le donne dopo la menopausa per una variazione ormonale. In questa fase il grasso, prima accumulato sui fianchi, iniza ad accumularsi sulla fascia addominale.
Anche "falsi magri", con gambe sottili ma pancia abbondante rischiano la cosiddetta Sindrome metabolica e i tanti fattori di rischio che comporta: cardio vascolare, problematiquali il diabete, infarti e ictus.
Il pericolo di incorrere in questi rischi è doppio rispetto a chi non ha la sindrome metabolica, perché i vari elementi che la compongono favoriscono la formazione di placche aterosclerotiche e ne facilitano l’instabilità e il distacco di trombi.
E se privilegiare una riduzione localizzata del grasso sull’addome non è sempre facile e immediato, dimagrire è un passo indispensabile sempre ma la dieta va programmata insieme a un medico nutrizionista che saprà personalizzarla e monitorarla nel tempo.
I valori da monitorare
Il superamento di alcuni valori, desumibili dall'analisi del sangue, è il primo campanello d'allarme.
• Glicemia indica l'ecceso di zuccheri. A digiuno il valore di glucosio ematico non deve superare i 100 mlg per decilitro
• Trigliceridi e colesterolo Ldl
Trigliceridi misurati a digiuno devono essere inferiori a 150 mlg per decilitro; il colesterolo Ldl alto altera il profilo lipidoco
• Colesterolo Hdl
Il cosiddetto colesterolo "buono" ripulisce le arterie dall’eccesso di colesterolo cattivo e per svologere appieno la sua funzione non deve essere inferiore ai 50 mlg per decilitro nella donne e 40 mlg nell’uomo.
• La pressione arteriosa
Non deve superea gli 80-85 millimetri di mercurio per la minima e i 130-135 per la massima.
Cellulite o ritenzione idrica?
La cellulite, chiamata scientificamente pannicolopatia edemato fibro sclerotica, è un inestetismo che colpisce all’incirca l’80% delle donne. La cellulite si contraddistingue dall’alterazione della pelle che assume il tipico aspetto “a buccia d’arancia”, ma può essere spesso confusa con la ritenzione idrica che si presenta come un edema sottocutaneo dovuto all’accumulo di liquidi a livello tissutale che può essere provocato da una disfunzione della circolazione venosa o linfatica.
La ritenzione idrica può anche essere legata ad un’alterata diuresi, per cui si potrebbe intervenire intanto con l’attività fisica che attiva il microcircolo, ma se non è sufficiente si può ricorrere all’utilizzo di integratori che vanno sia a stimolare la circolazione venosa sia a drenare i liquidi in eccesso depositati nei tessuti, facendo particolare attenzione a chi soffre di pressione bassa, perché potrebbe abbassarla ulteriormente.
L'eccessiva ritenzione idrica è uno dei fattori che determinalo la presenza di cellulite, insieme a disturbi del metabolismo, alterazioni del tessuto connettivo, disordini nutrizionali, fattori ormonali e genetici, deficit del micro circolo e del deflusso del sistema linfatico. La cellulite può manifestarsi in diverse età e in diverse aree corporee, per questo è importante accertarsi di seguire una dieta corretta - confrontandosi possibilmente con uno specialista della nutrizione - praticare attività fisica quotidiana per tonificare e attivare il metabolismo. Si può ricorrere anche all’utilizzo di creme anticellulite che attivano localmente il metabolismo, riducendo così l’adiposità.
Come prepararsi alla prova costume?
La domanda è ovviamente un leit motiv nei mesi pre-estivi. Il consiglio generale è quello di intervenire in modo importante sul nostro stile di vita, prevedento un’attività fisica costante, con almeno 150’ di esercizio aerobico moderato o intenso la settimana.
Inoltre, è importante curare l'alimentazione correggendo eventuali eccessi e mancanze: un’alimentazione corretta è ricca di vegetali e povera di grassi saturi e zuccheri semplici. In genere il 90% dei casi di ritenzione idrica è di origine alimentare e comportamentale, per cui bisogna intervenire riducendo il consumo di sale, limitare gli alcolici e idratarsi correttamente.
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